La scuola si deve ribellare!
Riforma reclutamento docenti, formazione legata agli incentivi salariali e rinnovo contratto: il mondo della scuola verso lo sciopero generale contro il decreto legge che apre le porte al nuovo contestatissimo sistema di reclutamento degli insegnanti. Una protesta che riguarda diversi aspetti, non solamente quello riguardante il reclutamento: quello, probabilmente, potrebbe rappresentare la goccia che fa traboccare il vaso. Ma come si organizzeranno i sindacati?
Fabrizio Reberschegg, tra i primi fondatori della Gilda, non ha mancato di sottolineare, in un suo editoriale, alcuni aspetti importanti, primo fra tutti il fatto che si sia atteso così tanto per mobilitare la categoria, visto che i presupposti (sin dal piano scuola del ministro Bianchi) non erano assolutamente incoraggianti, anzi.
Si ritiene opportuno, a questo proposito, un maggior coinvolgimento dei docenti e del personale della scuola, nell’ambito della mobilitazione. Il timore è quello di arrivare ad una firma del contratto con tanto di accettazione del bonus merito docenti ed annesso l’aumento dell’orario di lavoro con l’implementazione della formazione obbligatoria. Naturalmente, senza dimenticare l’aspetto ancor più rilevante di un misero aumento degli stipendi.
Secondo Reberschegg, la mobilitazione non dovrebbe limitarsi, quindi, alla tradizionale indizione di uno sciopero. Si dovrebbe prevedere non solo lo sciopero, limitato, degli scrutini ma anche il blocco delle attività accessorie e facoltative per il prossimo anno scolastico. Tale blocco, comunque, dovrà essere preparato prima dell’inizio delle attività didattiche.
FONTE: “Scuolainforma”
ARTICOLO DI: Luigi Rovelli
8/5/2022